Sinceramente, avevamo davvero la necessità di staccare dallo stress della capitale e, puntuali come un orologio svizzero, alle 8,30 siamo partiti alla volta della ciociaria. L'occasione è arrivata con l'invito fattoci da Padre Felice per festeggiare il quindicesimo anniversario del suo sacerdozio a Veroli. Devo confessare che per questo motivo avevo immaginato di passare una giornata all'insegna di preghiere, rosari e canti sacri dalle vecchiette della parrocchia. Mi sono dovuto ricredere, all'appuntamento c'era tutta gente allegra e sprintosa e di anziane bigotte nemmeno l'ombra.
Appena arrivati, le donne che avevano già visitato il posto si sono messe all'opera: c'erano dodici persone più Antonio a cui badare, ossia tredici bocche da sfamare e per questo motivo non c'era tempo da perdere!
Noi altri siamo andati in giro per la città con Padre Felice che ci ha mostrato le bellezze del posto. Veroli è davvero una cittadina suggestiva, ci sono tanti scorci affascinanti, peccato che ci sono tante, troppe, salite e scarrozzare Antoniuccio con il passeggino ha messo alla prova la resistenza dei polmoni, dei muscoli e delle articolazioni di un sedentario uomo anziano quale sono! Per evidenti motivi di natura logistica la visita del luogo è stata circoscritta al centro storico.
Al nostro rientro a casa, era tutto pronto: Antipasto con salumi e formaggi locali affettati da Diego. Tagliatelle fatte in casa con sugo di salsicce fatte preventivamente sgrassare, preparato da Teresa. Wanda, che in realtà ci ha fatto da mamma per tutta la giornata, ci ha preparato – compresa la sfoglia – una squisitissima lasagna. Padre Felice ha preso due polli ruspanti e Teresa li ha accompagnati nel forno con delle squisitissime patate. Angelina ha cucinato un polpettone prelibato, mentre Antonella ha preparato dei deliziosi dolcetti e un buonissimo Caffè Borghetti fatto in casa.
Senza volerlo la situazione è sfuggita di mano e le cibarie preparate e portate a Veroli sarebbero bastate per un reggimento di militari provenienti dal fronte dopo una settimana di digiuno forzato, infatti nonostante a tavola eravamo cinque uomini oltre a due ragazzi non siamo riusciti a finire tutto quel bendiddio. Padre Felice ha deciso di portare tutto l'eccesso – che non era stato nemmeno toccato – al convento delle suore benedettine. Devo dire che è stato affascinante passare tutte le cose attraverso la ruota.
Nel pomeriggio Wanda e Angelina hanno ripulito tutta casa e, solo alla fine dell'approfondita risistemazione, abbiamo fatto ritorno a Roma, prima però abbiamo fatto una capatina al forno per portare con noi un po' del famoso pane locale!
Chiunque volesse staccare dalla confusione per rintanarsi in un luogo ameno e, a quanto ci hanno raccontato, ideale per sfuggire alle afose giornate estive non può non visitare Veroli, un luogo davvero splendido.