Oggi ho fatto vacanza da lavoro, sono stato in permesso sindacale. All'ordine del giorno c'era la creazione di un meccanismo in grado di disincentivare le malattie brevi - quelle di tre giorni che ammazzano le Aziende - attraverso buoni pasto e di premi produzione. Con l'altra collega cercavamo di quantificare l'ammontare delle due agevolazioni, affinchè si potesse parlare effettivamente di incentivo alla presenza. Dopo molti calcoli stavamo convenendo che la cifra annuale del premio di produzione che poteva essere vista come un reale incoraggiamento alla presenza era intorno alle 200 euro, dato che i calcoli fatti ci portavano a circa 90 €. Per capire fino a che cifra potevamo spingerci, ho chiesto ad un lavoratore esterno alla nostra Azienda a quanto ammontava il premio di produzione annuale che percepiva dalla sua Ditta. La sua risposta è statala seguente: "Noi prendiamo la bellezza di 70 euro all'anno". In tutta sincerità questa risposta mi ha riportato con i piedi a terra, ha ridimensionato il mio mondo, ho capito che forse le richieste dei miei colleghi (sigh!) dovrebbero essere fatte con una maggiore serietà e che, forse, noi rappresenti sindacali dovremmo portare al tavolo delle trattative solo rivendicazioni serie lasciando che le loro paradossali richieste trovino il giusto posto nell'etere.
Con l'Azienda precedente ero riuscito a strappare un premio di produzione di oltre 22€ mensili (circa 265€ annui) e i miei detrattori dicevano che rifiutavano l'elemosina! Per fortuna in giro si trovano ancora lavoratori seri!