Continuo a domandarmi quando finirà questa stagione. Sì, il tempo brutto non mi mette di buon umore. Per di più si aggiungono situazioni spiacevoli a lavoro, continuo a comportarmi con un'invariata professionalità, ma resto sempre fregato. A questo punto inizio a essere stanco, si sono stanco di subire lo stesso trattamento di chi agisce sempre con scorrettezza e con l'intento di imbrogliare il prossimo. Non premia fare il lavoratore onesto. Non serve essere rispettoso degli altri facendo di tutto per adempiere ai propri doveri, anche quando quello che fai è esattamente l'opposto di ciò che vorresti fare, anche quando malconcio vai a lavorare per non creare problemi agli altri e quando ti sfoghi per ottenere un miglioramento di tutta la situazione dall'altra parte le tue parole vengono interpretate come un atto di accusa nei confronti dell'intero sistema. Beh, tutto ciò non comporta nessun tipo di vantaggio, è chiaro parlo di benefici ideali, di quelle tutele che dovrebbero essere garantite ai lavoratori seri e professionali e invece niente. Sono io sbagliato? Sono io l'unico che invece di mettersi in malattia si è sputtanato - per le vacanze di Natale - tutte le ferie maturate, restandone senza?
Boh, credo però che non può esserci una parità di trattamento tra chi è annoverato tra i "bravi" e chi finisce nel calderone dei "dannati". Eppure, mio malgrado, devo prendere atto che è proprio così.
Quando ho compilato il questionario del Censimento dell'Agricoltura, l'addetta mi ha raccontato che il mio caso era stato discusso a livello provinciale con tutti gli altri operatori, perché sono stato l'unico a mettermi a disposizione e l'unico a riconoscere di aver compilato erroneamente il questionario on-line. Immagino le grasse risate, chissà quanti si saranno chiesti il grado della mia coglionaggine!
Quando la Signora me l'ha raccontato sono stato orgoglioso, ho pensato ad Antonio, magari un domani potrebbe essere soddisfatto della mia scrupolosità.
Oggi, dopo lo scambio di mail tra me e il mio coordinatore, penso che l'essere leali in questa società contaminata non serve proprio a nulla.
Scusate questo sfogo, ma questa sezione nasce con il chiaro intento di scaricarsi per trovare nuovamente le forze e ricominciare.
E allora scrivendo ho capito che ad Antonio, a tutte le donne e a tutti gli uomini di domani bisogna insegnare, fin da adesso, quanto più possibile il senso civico, il rispetto delle regole e dell'altro, perché solo chi ne è provvisto può contribuire a migliorare questo nostro mondo.
Intanto fuori fa freddo, questo non agevolerà il mio ritorno a casa in bici, ma adesso mi sento alleggerito e questa ritrovata serenità mi farà compagnia lungo il tragitto.