Sventurato quel popolo che ha bisogno di eroi.
Noi di eroi ne abbiamo avuti tanti e non solo negli ultimi 150 anni, ora non so quantificarli ma di certo non possiamo rientrare nella schiera degli sventurati (magari questo bastasse!!!).
Voglio rivolgermi a chi ricerca l'eroicità ad ogni costo e, conseguentemente, a quegli sventurati.
Penso alle nuove generazioni, a quelle ragazze e ragazzi cresciuti cibandosi solo degli "eroi" dei grandifratelli o di quelli dell'isoledeifamosi e avendo come modelli di riferimento gli "eroi" di uominiedonne. Penso a quegli adolescenti che vedono nell'idiota "Trota" Bossi (cito solo lui perché la lista diventa troppo lunga) l'"eroe" che senza sudare sui libri, prendendo a stento un diploma, diventa un consigliere regionale.
Io credo che l'Italia oggi non ha bisogno di eroi, necessita solo di persone normali in grado di rispettare le regole. Abbisogna di una classe dirigente - e parlo in generale - in grado di essere di esempio a tutti, capace di dimostrare che l'onestà e la legalità sono un valore a cui ispirarsi e non un ostacolo per la propria libertà.
Se non sarà così, che ne sarà della nostra povera Italia?
Sono persuaso che questo sudiciume prima o poi ritornerà nel posto che occupa nelle società normali... nella cloaca.
Allo stesso tempo, però, credo si sia sempre in tempo per ampliare la schiera degli antieroi ed è proprio a uno di questi che voglio dedicare il post che celebra il 150° anniversario dell'unità d'Italia.
Bossi Umberto, ministro della Repubblica Italiana, padre del genio sopracitato. Quello che offende Roma ladrona e dalla stessa prende il suo lauto stipendio. Quello che non condanna il lascivo Berlusconi perché quando gli è preso il colpo che l'ha ridotto in quello stato, stava a letto con Luisa Corna. Quello che ha giurato sulla Costituzione italiana e non vuole istituire i festeggiarmenti per il 150° anniversario della sua unità. Ecco, grazie a questo antieroe, si è svegliato in me il desiderio di celebrare questa importante ricorrenza della nostra storia. Come si dice, non tutti i mali...
Allora, tempo permettendo, spero di andare in giro con la bandierina tricolore da far sventolare ad Antoniuccio affinché senta con orgoglio di appartene a quella parte sana del nostro paese, a quella a cui io mi onoro di appartenere.
Siccome ogni festa prevede un regalo, io in fondo ho "linkato" il mio!
Buon 150° anniversario dell'unità d'Italia a tutti!