sabato 21 febbraio 2015

Dove eravamo rimasti...

In pratica dall'ultima volta che ho scritto qui è passato più di un mese. Come corre il tempo!
Allora, inizio dicendo che l'unico esame che dovevo fare è andato alla grande, un esonero l'ho fatto e ora aspetto il risultato, per l'altro devo purtroppo registrare che la zoppia del prof non gli ha permesso di essere presente!
Sono convinto che recupereremo in qualche modo.
Rilevo, inoltre, che sono iniziati i corsi del secondo semestre e lo sconforto in alcuni casi è ai massimi livelli. 

Nel frattempo a scuola dai bambinuzzi (sto termine li fa morir dal ridere!) ho fatto crescere Gesù al punto da avere anche amici per la pelle!

Sono stato tre settimane ad affrontare il tema dell'amicizia. 
Nella prima abbiamo parlato in generale dell'amicizia ed è venuto fuori che è molto bello avere amici, nonostante sia venuto fuori che uno della Lazio non può essere amico di uno della Roma! Ho insistito molto sul fatto che l'amicizia è qualcosa di così prezioso e importante per poter basarsi su cose sciocche come la fede calcistica; non credo di aver convinto F. che sente il padre ripetere tutti i giorni che quelli della Lazio vanno sparati e che non deve mettere insieme nemmeno per sbaglio il bianco con l'azzurro. Poveri bimbi! 
Inserisco il disegno più significativo dei tanti sul tema dell'amicizia. 
La settimana successiva ho parlato degli amici di Gesù, mi sono aiutato con dei disegni che rappresentavano tutti e dodici gli apostoli.
Ogni volta che ho mostrato loro l'ultimo, Giuda Iscariota (o Iscariola per molti), tutti mi hanno detto che era arrabbiato e che era un ladro (di seguito inserisco il disegno). Ho spiegato che lui è stato quello più malandrino perché rubava i soldi a Gesù e ai suoi amici (in altri termini dicevo che faceva la cresta sulla spesa) e anche se Gesù e tutti se ne erano accorti nessuno, tanto più Gesù, lo ha mandato via per non ferirlo. Gesù ci teneva ai suoi amici, ma invece Giuda gli ha fatto un dispetto e non ha voluto fare pace con Lui. 
Quelli più svegli mi chiedevano che tipo di dispetto gli aveva fatto, ma sono stato vago dicendo che aveva tradito la loro amicizia. 

L'ultima settimana che ho affrontato questo tema, ho spiegato ai bambini che se Giuda non aveva capito l'insegnamento sull'amicizia di Gesù, le mascherine lo avevano capito e lo avevano messo in pratica: ognuna di loro si era tagliata un pezzo di stoffa del proprio vestito per creare l'abito e la maschera di Arlecchino affinché potesse prendere parte alla festa di Carnevale che il Principe aveva dato al castello. Tutti mi seguivano molto attenti (in una lezione pomeridiana qualcuno non ha retto e si è addormentato!) e quando dicevo loro che avremmo usato la fantasia per fare l'attività, si mostravano dapprima incuriositi, ma poi erano felicissimi all'idea di poter utilizzare i coriandoli come pezzetti di stoffa per creare la mascherina di Arlecchino.  

La prossima settimana farò una lezione introduttiva, prima di passare a parlare di Pasqua. Mostrerò il percorso che Gesù ha fatto attraverso una cartina e racconterò quale era il messaggio che Gesù dava attraverso le parabole (spiegando cosa sono). Proporrò, infine, ai bambini di colorare e tagliare una foglia di palma che useremo la volta seguente quando drammatizzeremo l'ingresso di Gesù a Gerusalemme.