Ho già detto del quadro che abbiamo commissionato ad un artista di Troia. Lo so fa più chic scrivere Troja, ma non si scrive così! Magari il Sindaco della mia cittadina potrebbe fare un "editto" e rinominare - anzi riscrivere - il nome con la ilunga o con la gei e non più con la i!
Aldo Cibelli, l'artista in questione, ha colto in pieno quello che noi avevamo chiesto. Nelle nostre intenzioni c'era una rappresentazione che mi riportasse alla mia dimensione agreste, ma che allo stesso tempo ritraesse uno scorcio di Troia. Avevo specificato che non preferivo il solito scorcio, quello che notoriamente mostra la città vista dalla via per Giardinetto, ma l'effetto che volevamo era portare a Roma, in casa nostra, i colori della mia terra, i colori che mi porto da sempre nella mia anima.
Aldo è riuscito a cogliere a pieno quanto avevamo chiesto.
Ha realizzato un olio su tavola con una scena d'inizio Novecento, ponendo in primo piano una donna colta in un attimo di riposo dalle fatiche della mietitura, mentre sullo sfondo si scorge un'insolita visuale della Città, opportunamente riportata agli anni della rappresentazione. Chi ha visto il quadro mi ha detto che potrebbe trattarsi di un qualsiasi paese, infatti della nostra meravigliosa Cattedrale non si vede proprio nulla, se non il lato della Cappella dei Santi Patroni, quindi non è visibile né la sagoma della facciata e neppure il rosone. Nei miei momenti di osservazione ho notato effettivamente che il campanile non è nella posizione giusta, ma non ho considerato queste critiche, perché se avessi voluto un'immagine reale di Troia avrei scelto un ingrandimento di una fotografia scattata dalla solita posizione.
Mi congratulo, l'ho fatto già personalmente, con Aldo Cibelli che ha saputo cogliere il senso delle mie parole, facendo diventare pittura la mia nostalgia di Troia! E adesso, basta chiacchiere, vi mostro il quadro.
Nelle prossime settimane dovrebbe arrivarci l'altro quadro che abbiamo comprato a Cropani sempre quest'estate. Abbiamo la fortuna di avere in casa già un quadro dello stesso artista, Antonio Olivadese, lui a differenza di Cibelli è propriamente un ritrattista, ha l'abilità di fotografare pittoricamente scorci caratteristici del suo paese, della sua Calabria e della sua fantasia.
Non voglio anticipare nulla, dell'altro quadro in arrivo ne parlerò al momento opportuno.
Non voglio anticipare nulla, dell'altro quadro in arrivo ne parlerò al momento opportuno.
Non riesco a nascondere la mia soddisfazione, ma anche quella di Angelina, ad avere alle pareti di casa dei quadri "veri"!